Il Progetto “I Cammini Lauretani” nasce dal vivo desiderio di riprendere e valorizzare, con il recupero dei percorsi, l’antica pratica dei pellegrinaggi verso la Santa Casa di Maria di Loreto.






IL TAVOLO DI CONCERTAZIONE

Nel 2010, il convergere delle sensibilità e delle iniziative del mondo religioso e civile si è consolidato nella costituzione del "Tavolo di Concertazione per il “Recupero e la Valorizzazione dei Cammini Lauretani”, promosso, sotto gli auspici della C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) da Conferenza Episcopale Marchigiana, Associazione Via Lauretana, Anci – Marche, Fondazione Cariloreto e Fondazione Carima.

Il Tavolo elabora ed esprime i criteri e gli indirizzi complessivi per orientare con rigore storico religioso le diverse progettualità.







IL PROGETTO DISTRETTO CULTURALE EVOLUTO "I CAMMINI LAURETANI"

Nel 2013, è stato promosso, nel quadro dell'iniziativa regionale “DCE – Distretto Culturale Evoluto”, il più ampio tema del recupero e della valorizzazione dei “Cammini Lauretani”, l'insieme dei percorsi che, nei secoli, hanno visto milioni di pellegrini, umili e famosi, raggiungere da ogni luogo la Santa Casa di Maria di Loreto.

I CAMMINI LAURETANI

Attorno alla principale via di pellegrinaggio, la cinquecentesca Strada Regia Postale, presto divenuta “Via Lauretana”, si sono formati, nel tempo e nello spazio, altri percorsi per consentire ai pellegrini provenienti da direzioni diverse di raggiungere la Santa Casa. Ricorda Padre Giuseppe Santarelli, “Anche se la Via Lauretana era di gran lunga la più frequentata dai pellegrini da Loreto a Roma e viceversa non era però l'unica” (*). Altre vie di rilievo erano la Via di Jesi e la Via di Macereto verso il Santuario di Visso, oltre alle Vie Romea verso Nord, e la Via Aprutina-Lauretana verso Sud. Attorno a queste principali, si sono via via intrecciate, secondo le necessità del tempo, varianti e diverticoli, che complessivamente formano la grande rete dei “Cammini Lauretani".

(*) “Il Cammino Lauretano”, Padre Giuseppe Santarelli, Il Messaggero della Santa Casa – novembre 1997.


CAMMINI LAURETANI:

PROGETTO DI TERRITORIO

Il progetto DCE – Distretto Culturale Evoluto “Cammini Lauretani” è nato per iniziativa dello staff progettuale attivato da Fondazione Mastrocola- Istituti Riuniti Santa Rita da Cascia, trovando consensi ed energie sempre più estese, e coinvolgendo le amministrazioni locali, aggregate attorno all’Associazione della Via Lauretana, gli enti di ispirazione religiosa, gli enti e le imprese rappresentative del territorio (Camera di Commercio di Ancona, Camera di Commercio di Macerata, Provincia di Macerata, Provincia di Ancona, Confartigianato Imprese Macerata, Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Centrali, Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, ARTIFEX srl, ELI srl).
Le attività progettuali hanno concorso in modo essenziale a formare il quadro di collaborazione tra mondo civile e religioso che, seguendo l'indirizzo del Tavolo di Concertazione, si è tradotto negli interventi per il recupero della Via Lauretana, attualmente in corso, grazie all'importante sostegno finanziario di Regione Marche e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBACT).


ANIMAZIONE ED ASSISTENZA AI PELLEGRINI

Nell'ambito delle progettualità finalizzate a promuovere e sostenere la valorizzazione della Via Lauretana, nel più ampio contesto dei Cammini Lauretani, sono state realizzate nel tempo importanti iniziative di animazione e comunicazione (“Peregrinatio Mariae” del 2017 e “Marche in Cammino – Sinodo dei Giovani” tra Loreto e Roma del 2018) ed innovativi strumenti di informazione ed assistenza ai pellegrini (sito www.camminilauretani.it,. App “camminilauretani”, comunità social..).



Strumenti di informazione ed assistenza ai pellegrini (App Camminilauretani)

IL MARCHIO DEI CAMMINI LAURETANI

Negli anni sono stati investite grandi energie e risorse nella comunicazione e nella promozione dei “Cammini Lauretani”, attivando, anche grazie al Marchio lauretano, le iniziative di promozione dell'ospitalità del territorio, religiosa e civile.