Il tracciato storico

L'altopiano di Colfiorito, confine tra Umbria e Marche, si trovava a metà strada, «alpestre e malagevole», tra la posta di Casenove di Foligno e quella di Serravalle del Chienti, che doveva il nome allo «stringersi della vallata tra due altissimi monti». In effetti, fino alla successiva stazione di Pontelatrave, e più oltre fino a Tolentino, l'orografia della valle non permetteva alternative al tracciato, costringendolo a seguire il corso del fiume. Oggi “ricalcato” dalla Statale 77, passava dal convento di San Bartolomeo sul monte Brogliano, che nel XIV secolo vide la riforma degli Osservanti e dove nel 1814 Pio VII, di ritorno da Loreto, fu salutato dal vescovo di Nocera Francesco Piervissani. Quindi virava verso a est, la fortezza dei Varano, per raggiungere la chiesa di Santa Lucia dentro il borgo di Serravalle, proseguendo infine verso Bavareto e Muccia.


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I BORGHI E LE CITTA'


SERRAVALLE DEL CHIENTI

Scendendo da Colfiorito, si giunge a Serravalle del Chienti, primo centro marchigiano sulla Via Lauretana, Posta all'imbocco della valle del Chienti, occupa una posizione geografica cruciale tra catena appenninica e versante adriatico. Dal V secolo vide il transito di Goti, Bizantini e Longobardi, che adoperarono il tracciato per la comunicazione interna al Ducato di Spoleto. In età comunale, Serravalle è fortezza strategica per Camerino, situata in prossimità di Nocera, Spoleto e Foligno. Il castello sbarrava la strada ed esercitava la riscossione di un pedaggio. Agli inizi del '500 il luogo divenne stazione di sosta lungo la via Lauretana, come testimoniato dalle numerose edicole votive lungo il percorso, memorie del culto e del pellegrinaggio lauretano.

Patrono: Santa Lucia martire.




PIEVE TORINA

Lungo la via verso Visso sorge Pieve Torina. Nella parrocchiale dell'Assunta del 1722, si venera una Madonna con Bambino, Angeli e Santi di Andrea De Magistris (1540). Nell'annessa pieve di Santa Maria del Duecento, si trovano opere di Cola di Pietro. Non lontano, lungo il tracciato di via Roma, si giunge alla chiesa di Sant'Agata.
A nord, Pieve Torina si riunisce alla via Postale; a sud la strada Provinciale 209 porta al santuario di Macereto: la Madonna di Carpineto, poi Santa Maria in Caspiano, completata dal palazzo sede dell'omonima confraternita; luogo di accoglienza per i pellegrini, presenta due altari dedicati alla Vergine, di cui uno dedicato alla Madonna di Loreto. Più a sud, la chiesa di San Biagio presso il castello di Capriglia e la pieve di Sant'Oreste a Piè Casavecchia, infine le chiese di Campi e di Appennino.
Ad ovest, in direzione di Colfiorito, dalla strada Provinciale 96, giunti al ponte romano, si imbocca una mulattiera verso l'eremo di Sant'Angelo, detto "dei Santi" o "delle Colonne".
Presso l'ex convento passionista di Sant'Agostino si venera, ora adibita a cappella, la stanza in cui per un anno visse San Gabriele dell'Addolorata, al secolo Gabriele Possenti.
Patrono: Santa Maria Assunta.



LA BELLEZZA CHE TROVI SULLA VIA LAURETANA

SERRAVALLE DEL CHIENTI

Qui si trova la così detta botte dei Varano, ingegnosa opera idraulica del secondo '400 voluta da Giulio Cesare Da Varano per drenare le acque dell'altopiano di Colfiorito.

PIEVE TORINA

Di grande interesse l'eremo di Sant'Angelo, detto "dei Santi" o "delle Colonne": ricavato nell'XI secolo dai monaci Benedettini nella cavità della roccia, vuole la tradizione che la sua acqua sorgiva abbia proprietà terapeutiche per i reumatismi.



Per maggiori informazioni a livello storico si può consultare il terzo volume dell'arch. Giacomo Alimenti dal titolo "L'Antica Via Lauretana: itinerario «sì corporale, come spirituale» da Roma a Loreto" edito dalle Edizioni Università di Macerata, anno 2016.

E' stata realizzata e messa a disposizione gratuitamente l'app "Cammini Lauretani" per iOS e Android.

ALBUM LIST


COLFIORITO - CAMERINO

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